Venerdì 28 ottobre 2022, ore 16.30
Archivio di Stato di Terni (Palazzo Mazzancolli, in via Cavour)
Giornalista, scrittore, critico d’arte, politico liberale
Primo conservatore e direttore della Pinacoteca e del Museo archeologico 1963-1980
Intervengono
Dario Guardalben, Un breve profi lo di G. D’Astoli, il liberale
Sergio Bellezza, Il fratello Giovanni D’Astoli
Gigi Scardocci, Giovanni D’Astoli giornalista, un ricordo
Coordina
Letizia Salvatori, direttrice Archivio di Stato di Terni
Saranno presenti Corrado e Serenella D’Astoli figli ed eredi dell’intellettuale ternano
Al termine presentazione della mostra documentaria sulla figura del “D’Astoli giornalista,
critico d’arte, politico liberale, cultore e divulgatore di storia locale”
a cura del funzionario archivista Rosalia di Leo
Domenico Cialfi presenterà la mostra documentaria sulla fi gura dell’intellettuale ternano alla
luce del saggio “Se l’arte debba essere libera o asservita” (in “Memoria Storica”, n. 59, 2022)
Ai partecipanti verrà distribuito il catalogo Silenzio delle Carte: voce del pensiero Modernità di Giovanni D’Astoli critico ternano (a cura di D. Cialfi e R. Di Leo, Thyrus ed. 2012) sulla figura dell’intellettuale ternano.
Sabato 29 ottobre 2022, ore 11.00
Presso i giardini di via Vannucci (nelle vicinanze Piazza delle Arti-Terni) alla presenza delle autorità locali, dei promotori e dei famigliari scoprimento della targa autoportante, eseguita da artigiani locali, in ricordo dell’intellettuale ternano.



In ricordo di Giovanni D’Astoli, giornalista, scrittore, critico d’arte, politico liberale, primo conservatore e direttore della Pinacoteca e del Museo archeologico (1963-1980)
Il Centro Studi Storici ha promosso in collaborazione con l’Archivio di Stato di Terni, due giornate in ricordo di Giovanni D’Astoli, giornalista, scrittore, critico d’arte, politico liberale, primo conservatore e direttore della Pinacoteca e del Museo archeologico dal 1963, anno in cui si affermò nel concorso pubblico, fino al 1980, anno del pensionamento.
Il 28 ottobre, presso l’Archivio di Stato, con il coordinamento della direttrice Letizia Salvatori sono intervenuti: Dario Guardalben che ha tracciato un profilo dell’intellettuale ternano con particolare riferimento alla sua militanza politica nelle fila del Partito Liberale nell’immediato secondo dopoguerra e, anche negli anni successivi, costante punto di riferimento dei liberali locali e Sergio Bellezza che ha ripercorso, con puntuale documentazione storica, la quasi scontata adesione per un laico liberale alla Massoneria, non appena fu ricostituita a ridosso della conclusione del secondo conflitto mondiale.
Non sono mancati dei sentiti interventi dei figli dell’intellettuale ternano: Corrado e Serenella che hanno rifinito il profilo del padre con notazioni più personali, tendenti ad evidenziare l’uomo, oltre l’azione intellettuale e in qualche modo pubblica.
A conclusione della giornata è stata illustrata la mostra documentaria allestita nella sala espositiva di Palazzo Mazzancolli (sede dell’Archivio di Stato) dedicata al poliedrico intellettuale ternano dal titolo: “D’Astoli giornalista, critico d’arte, politico liberale, cultore e divulgatore di storia locale”.
La mostra, curata con competenza e una buona dose di sensibilità dal funzionario archivista dott.ssa Rosalia Di Leo, ha visto il concorso operativo di molti funzionari dell’archivio ed è stata arricchita da opere d’arte, dono per lo più da parte degli artisti al D’Astoli in qualità di critico d’arte e promotore degli stessi in sede locale e non solo, generosamente messe a disposizione dagli eredi, che, unitamente al presidente del Centro Studi, hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione.
Il giorno successivo, alle ore 11.00, nei giardini di Viale Vannucci, nelle vicinanze di Piazza delle Arti, alla presenza del sindaco Leonardo Latini, della dott.ssa Letizia Salvatori, del presidente del Centro Studi Storici, dei figli, Corrado e Serenella, e di alcuni convenuti è stata scoperta l’insegna con la quale si sono intitolati i giardini a Giovanni D’Astoli.
Un doveroso riconoscimento da parte delle istituzioni locali, come ha rilevato il sindaco Latini, che ha avuto un tortuoso itinerario, essendo cominciato, promotore Il Centro Studi Storici in sintonia con gli eredi, nel lontano 2014, e che solo oggi (29 ottobre 2022) si è conclusa, per l’impegno in prima persona della figlia Serenella, positivamente, con lo scoprimento della targa e la benedizione impartita dalla ieratica figura di padre Massimiliano Collodi, appartenente al Movimento dei Ricostruttori della Preghiera, sceso con generosità dall’eremo di San Simeone di Colle di Stroncone.
Domenico Cialfi